2013

Mario Ferrari: I limiti dello sviluppo

Se si paragona la Terra, che esiste da quasi 4.6 miliardi di anni, all’età di un uomo di 46 anni, l’uomo moderno esiste solo da 4 ore, e da un minuto è iniziata la rivoluzione industriale. In questi sessanta secondi l’uomo moderno si è già così abbondantemente riprodotto e ha così amplificato il suo impatto sull’ambiente che lo circonda da diventare una vera e propria forza geologica in grado di modificare l’aspetto globale del pianeta. Il Premio Nobel per la chimica Paul J. Crutzen ritiene che si debba parlare di una vera e propria nuova era geologica e, con riferimento all’uomo, ha proposto di chiamarla antropocene, cioè età dell’uomo. La serata si prefigge il compito di illustrare le radici di questa nuova era geologica a partire dal celebre rapporto sui limiti dello sviluppo patrocinato nel 1973 dal Club di Roma e di aggiornarne l’analisi sul rapporto sempre più insostenibile che viene ad esserci tra la prospettiva di uno sviluppo senza fine e la finitezza della biosfera. (durata 1h52m)

Ferrari_Limiti dello sviluppo